In un’intervista a François Truffaut, Hitchcock affermò: «In Psycho del soggetto mi importa poco, dei personaggi anche: quello che mi importa è che il montaggio dei pezzi del film, la fotografia, la colonna sonora e tutto ciò che è puramente tecnico possano far urlare il pubblico. Credo sia una grande soddisfazione per noi utilizzare l’arte cinematografica per creare una emozione di massa. E con Psycho ci siamo riusciti. Non è un messaggio che ha incuriosito il pubblico. Non è una grande interpretazione che lo ha sconvolto. Non è un romanzo che ha molto apprezzato che l’ha avvinto. Quello che ha commosso il pubblico è stato il film puro»
Il film “Hitchcock – The Making of Psycho” del 2012, dove Anthony Hopkins interpreta il regista, è interessante sotto parecchi punti di vista. La premiere dove per la prima volta il pubblico potè vedere Psycho è rievocata molto bene.
La famosa scena della doccia era assolutamente innovativa e dirompente per l’epoca: nessuno si aspettava una violenza simile, e in una situazione di assoluta vulnerabilità – chi più indifeso di chi è nudo sotto la doccia?
Ecco la scena, ricostruita sulla base di diverse testimonianze dell’epoca. Il pubblico reagì proprio come si vede…
Rivedendo la pur famosissima sequenza, non posso fare a meno di pensare che il bianco e nero, invece di smorzare l’impatto emotivo della scena, lo enfatizza.
Richiami e parodie della scena, almeno quelli che mi ricordo:
- Il fantasma del palcoscenico (The Phantom of the Paradise, Brian de Palma, 1974). Il povero Beef viene minacciato dal fantasma… nella doccia. Fortunatamente, al posto del coltello, il fantasma (alias Winslow) usa un innocuo sturalavandini – il che non gli impedirà di far morire fulminato Beef in scena, in quello che Swan cinicamente definirà “un grande spettacolo, però!”.
- Alta tensione (High Anxiety, di e con Mel Brooks, 1974). Un vero concentrato di parodie di film di Hitchcock, tra le quali ovviamente la famosa scena della doccia di Psycho. Niente coltelli, solo un giornale, ed è il suo inchiostro sciolto dall’acqua a venire inghiottito dallo scarico, invece del sangue.
febbraio 2016
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