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The Gorbals (Glasgow) – Questi due bambini sono scozzesi, ma potrebbero benissimo essere compagni di gioco dei loro coetanei scugnizzi. Sono sporchi e malmessi, ma la loro gioia di vivere traspare chiaramente dai volti sorridenti, dall’andatura baldanzosa.

Albert “Bert” Hardy (1913-1955) è stato un fotografo britannico che iniziò la sua carriera da autodidatta e divenne inviato di guerra. Le sue missioni durante la seconda guerra mondiale lo portarono in Normandia durante lo sbarco, con le truppe alleate durante l’avanzata sul Reno, a Parigi durante la liberazione, nel lager nazista di Bergen-Belsen, che documentò con immagini altamente drammatiche. Successivamente si trasferì in Asia, dove seguì la guerra di Corea e contribuì a renderne note le atrocità.

Tuttavia, la sua fama è strettamente legata alle fotografie che scattò in patria a gente e luoghi comuni, arrivando ad essere definito “il narratore del popolo britannico”.
Fotografò immigrati a Soho e Liverpool, prostitute a Piccadilly, bambini scarmigliati nelle strade del Gorbals, un’area del distretto di Glasgow.

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The Gorbals (Glasgow) – Il gioco di sguardi tra mamma e bambino parla di tenerezza e complicità. Non per nulla le foto di Hardy sono state scelte per le copertine dei libri di Brendan O’Carroll sul personaggio di Agnes Browne, una mamma irlandese a tutto tondo.

Di tutte queste situazioni e personaggi normali arrivò a cogliere l’intima essenza, senza mai scadere nel facile sentimentalismo.

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The Gorbals (Glasgow) – Hardy aveva per il mondo infantile un occhio amorevole ma non stucchevole. Non cercava di snaturare l’essenza dei bambini che fotografava, e non li faceva mettere in posa. Qui alcuni monelli inseguono scherzosamente un sacerdote che molto probabilmente conoscono bene, il quale da parte sua li ricambia sorridendo indulgente.

Per altri scatti memorabili, visita la pagina Fotografia in questo blog.

Luisa Fezzardini, 24 luglio 2017