
Albert “Bert” Hardy (1913-1955) è stato un fotografo britannico che iniziò la sua carriera da autodidatta e divenne inviato di guerra. Le sue missioni durante la seconda guerra mondiale lo portarono in Normandia durante lo sbarco, con le truppe alleate durante l’avanzata sul Reno, a Parigi durante la liberazione, nel lager nazista di Bergen-Belsen, che documentò con immagini altamente drammatiche. Successivamente si trasferì in Asia, dove seguì la guerra di Corea e contribuì a renderne note le atrocità.
Tuttavia, la sua fama è strettamente legata alle fotografie che scattò in patria a gente e luoghi comuni, arrivando ad essere definito “il narratore del popolo britannico”.
Fotografò immigrati a Soho e Liverpool, prostitute a Piccadilly, bambini scarmigliati nelle strade del Gorbals, un’area del distretto di Glasgow.

Di tutte queste situazioni e personaggi normali arrivò a cogliere l’intima essenza, senza mai scadere nel facile sentimentalismo.

Per altri scatti memorabili, visita la pagina Fotografia in questo blog.
Luisa Fezzardini, 24 luglio 2017
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