Diverse scene cinematografiche sono frutto del caso, ma non per questo sono meno riuscite. Anzi.

Don Vito e il gatto

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La storia della famosissima scena iniziale de “Il Padrino” è interessante. Il gatto non era previsto a copione, si aggirava tra la troupe curiosando. Durante le riprese decise all’improvviso – come spesso fanno i gatti – di saltare in grembo a Marlon Brando, forse intuendo in lui l’amante degli animali che in effetti era. Invece di interrompere la scena, Brando reagì con naturalezza, coccolando il micio senza smettere di recitare. Un grande attore, non c’è che dire.

La mano di Leo

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In “Django unchained” Leonardo Di Caprio, che interpreta un proprietario terriero sadico e psicopatico, durante una scena piuttosto violenta sbatte il pugno sul tavolo, si taglia la mano con un cristallo che va in frantumi, ma continua indifferente a parlare avvolgendo un tovagliolo intorno alla ferita. Non è un effetto speciale, Di Caprio si fece davvero male ma continuò a recitare. In una intervista dichiarò che l’espressione sbigottita degli altri attori e della troupe gli diedero lo spirito giusto per andare avanti. Battuto il ciak finale, ricevette un sincero applauso da tutti.

Tora! Tora! Tora!

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L’attacco aereo del 1941 alla base navale USA di Pearl Harbor venne ricostruito con puntigliosa fedeltà, basandosi su filmati d’epoca e testimonianze dei superstiti. Si esagerò forse in verosimiglianza quando un aereo, dal quale il pilota si era già lanciato, invece di finire in mare come previsto si schiantò per errore sulla pista, gettando il panico fra comparse e stunt men. Fortunatamente ne uscirono tutti illesi, e la scena risultò più che realistica.

Luisa Fezzardini, 28 aprile 2018