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E’ mancato ieri Paolo Ferrari, un nome di tutto rilievo nel panorama teatrale italiano. Non ne riepilogo la biografia, che da ieri viene ripetuta su tutti i media, in modo più approfondito e documentato di come potrei fare io.

Voglio solo citare due suoi contributi per i quali amo ricordarlo: la sua interpretazione di Archie Goodwin nella serie televisiva “Nero Wolfe” della Rai, dove recitò con un altro grande del teatro, Tino Buazzelli: una coppia davvero indimenticabile.

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…e la sua egregia attività di doppiatore. Come tutti gli attori teatrali, Ferrari aveva una padronanza completa della propria voce, delle sua inflessioni e modulazioni, e contribuì a dare corpo e anima per noi a dei grandissimi attori stranieri, primo fra tutti Humphrey Bogart, ma anche Jean-Louis Trintignant e Maximilian Schell.
Sorprendentemente per un artista della sua levatura e cultura, anche a Stefano Citti in “Accattone” di Pasolini prestò una voce dalle inflessioni dialettali, adattissima al personaggio. Trovate altri articoli sul doppiaggio alla pagina Cinema.

Luisa Fezzardini, 7 maggio 2018