All that Fezz

È mancato oggi, novantunenne, il grande Neil Simon, commediografo e sceneggiatore di classe, che ci ha regalato capolavori come “La strana coppia”, “A piedi nudi nel parco”, “Appartamento al Plaza”.

Il merito di Simon, oltre che il suo graffiante, irresistibile humor, è stato l’aver ritratto con leggerezza ma implacabile precisione l’uomo comune, con le sue imperfezioni, incertezze, gli anti-eroismi di chi tutti i giorni si dibatte con i problemi esistenziali.

Nonostante il registro comico fosse senz’altro il suo favorito, non può sfuggire che i temi di fondo delle sue impareggiabili sceneggiature fossero più che seri. I conflitti di coppia, le incomprensioni tra genitori e figli, la difficoltà di vivere in un mondo sempre meno a misura d’uomo, l’insicurezza di se stessi e di chi ci circonda, lo spaesamento di fronte ai conflitti posti dalla vita moderna.

Newyorkese di razza, le sue storie sono di preferenza ambientate nella Grande Mela, archetipo del vivere moderno, frenetico e disumanizzante. Egli stesso ebbe a dire che la sua visione della vita era che fosse triste e buffa al tempo stesso. ” Non riesco a pensare” disse una volta “a una situazione umoristica che non implichi anche un po’ di sofferenza.”

Dalle sue radici ebraiche ereditò il caustico sense of humor che gli consentì di trarre da spunti apparentemente banali delle autentiche, saporose commedie sul male di vivere nel mondo odierno. Dopo aver vinto pressoché qualsiasi premio possibile, compreso il Pulitzer, e giunto alla fine di una impareggiabile carriera, credo che il migliore commiato siano le sue stesse parole: “Non c’è denaro col quale mi pagano, di cui abbia veramente bisogno. Non ci sono premi che non abbia già vinto. Non ho alcuna ragione per scrivere un’altra commedia, al di fuori che sono vivo e mi piace farlo.”

Luisa Fezzardini, 27 agosto 2018