Settant’anni fa altri rifugiati hanno percorso delle rotte di fuga, nelle condizioni più avverse. Abiti, etnia, situazioni diverse da oggi. Sono uguali gli sguardi e il linguaggio dei corpi.

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Degli sfollati attraversano il fiume Elba a Tangermunde, su un ponte che i tedeschi hanno fatto saltare per ritardare l’avanzata delle truppe sovietiche (1 maggio 1945, Fred Ramage—Keystone/Getty Images)

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Sfollati tedeschi in un campo di transito a Berlino (26 settembre 1945, Henry Burroughs—AP / Photo)
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Queste donne con i loro bambini sono gli unici sopravvissuti di un gruppo di 150 cittadini polacchi in fuga da Lodz, distrutta dai bombardamenti. La foto li ritrae sui binari, in attesa di un treno di truppe britanniche in transito che possa dare loro aiuto (14 dicembre 1945, Fred Ramage—Keystone/Getty Images)
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Un gruppo di donne e bambini fugge da Parigi prima dell’invasione tedesca (1940, FPG/Hulton Archive/Getty Images)
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La carrozzina con la bimba attaccata alla bicicletta con una corda, un uomo e la sua famiglia fuggono da Roncey, Francia (7 agosto 1944, Fred Ramage—Keystone/Getty Images)
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Una folla di profughi è in attesa di attraversare la frontiera verso lo stato neutrale del Lichtenstein (18 maggio 1945, Getty Images)
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Una famiglia di profughi belgi in cammino verso la Francia, in fuga dal loro paese occupato dalle truppe naziste (1940, Three Lions—Getty Images)

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Luisa Fezzardini, 17 settembre 2018