Insieme alle Sturmtruppen e a Cattivick, Nick Carter è il personaggio più famoso tra i tanti creati dal compianto Bonvi (nome d’arte di Franco Bonvicini).
Il personaggio venne creato per la storica trasmissione Rai “Gulp! Fumetti in Tv” e ne divenne presto uno dei capisaldi. Il Nick Carter di Bonvi si basava sul famoso omonimo detective letterario, ma in chiave di parodia. Affiancato dagli aiutanti Patsy (grande, grosso, e di comprendonio decisamente tardo) e dal piccolo Ten (costantemente impegnato a snocciolare triti proverbi cinesi), Nick è il “private eye” più noto di New York, e viene chiamato a risolvere crimini e misteri di ogni tipo.
Il plot di questi mini-gialli della durata di pochi minuti era assolutamente prevedibile, ma ciò che li rendeva spassosi erano appunto le trame grottesche, i personaggi improbabili, le conversazioni assurde, i vari tormentoni tipo il “Tutto è bene ciò che finisce bene” di Ten, e l’immancabile “E l’ultimo chiuda la porta” di Patsy, che concludeva ogni puntata.
Ma quello che tutti aspettavano era il finale d’obbligo. Qualunque fosse il crimine, dal furto, al rapimento, allo spionaggio, il colpevole non poteva essere che uno! Ed era compito di Nick (a cui prestava l’inconfondibile voce il bravo Carlo Romano) smascherarlo davanti ai presenti attoniti: “Questo non è l’abominevole uomo delle fogne! (o, a seconda dei casi: la contessa Gutierrez / un paralume spagnolo / l’ambasciatore peruviano / un cassettone rococò / il cane da guardia / etc etc) bensì…. Stanislao Moulinsky!! In uno dei suoi diabolici travestimenti!” Al che il colpevole ammetteva a denti stretti con forte accento russo: “Ebbene sì, maledetto Carter. Mi hai scoperto anche stavolta!”
Il successo di questi insoliti cartoon fu tale che Bonvi e il coautore Guido De Maria ne trasposero le storie in fumetto per il Corriere dei Piccoli prima, e per il Corriere dei Ragazzi poi. Vi lascio ad uno dei tanti misteriosissimi gialli risolti dal grande Nick Carter. E l’ultimo, chiuda la porta!
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Luisa Fezzardini, 5 settembre 2019
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