“La scena è il solo posto dove so davvero quello che faccio”. Oggi, 5 marzo, nel 1982 ci lasciava John Belushi, stroncato a soli 33 anni da un mix sbagliato di eroina e cocaina.

Il suo straordinario successo, nel Saturday Night Live prima (memorabili le sue imitazioni, prima fra tutte quella di Joe Cocker, ma anche negli improbabili panni di Liz Taylor) e poi nei suoi mitici film (“Animal House”, “The Blues Brothers” e “1941: allarme a Hollywood”) portò con sé anche la dipendenza da droghe e alcol che lo condusse alla sua prematura fine.

La sua vena comica si palesò prestissimo, ed ebbe la fortuna di trovare diverse persone che credevano in lui e lo sostennero, primi fra tutti la moglie Judith e il grande amico Dan Aykroyd. Nulla valse a dargli la serenità mentale di cui evidentemente aveva molto bisogno, ma in compenso ci ha regalato tutto il suo enorme talento, e anche a distanza di tanti anni viene ricordato con affetto e le sue battute (in gran parte frutto della sua bravura come improvvisatore) sono diventate un cult.

Luisa Fezzardini, 5 marzo 2021