Una casa distrutta, come le tante che abbiamo visto in televisione in questi terribili giorni. Ma sono state dei mondi per chi le ha abitate. In questo brano di un vecchio film di animazione è il gatto di casa a rievocare i momenti felici. Struggente.
E’ ambientato in Liguria ed è girato da un genovese, Enrico Casarosa, il cartone animato Disney Pixar che uscirà a giugno. Nelle poche immagini distribuite sinora si riconoscono Boccasasse, Monterosso e la Grotta dei Falsari. Ecco il teaser trailer:
Questo breve video di animazione riprende una poetica fiaba della tradizione finlandese. La luna, la cui luce già fioca diminuiva e spariva durante le fasi, chiese aiuto agli animali della foresta per illuminare il cielo ai viaggiatori notturni e ai naviganti. Gli animali accettarono, e vennero trasformati in altrettante costellazioni.
Per la piccola volpe, rimasta per ultima, non erano però rimaste costellazioni da riempire. La luna trasformò quindi la sua lunga coda nell’aurora boreale, per rischiarare le lunghe notti nordiche.
Pur lontano dalle sofisticate produzioni a cui siamo ormai abituati (va tenuto presente che si tratta del lavoro di un team di studenti, non di un prodotto professionale), trovo che i personaggi siano stati realizzati con una freschezza, una ingenuità che ho molto apprezzato, e il racconto è semplicemente incantevole. Buona visione.
Insieme alle Sturmtruppen e a Cattivick, Nick Carter è il personaggio più famoso tra i tanti creati dal compianto Bonvi (nome d’arte di Franco Bonvicini).
Il personaggio venne creato per la storica trasmissione Rai “Gulp! Fumetti in Tv” e ne divenne presto uno dei capisaldi. Il Nick Carter di Bonvi Continua a leggere “Nick Carter”→
Questo bel cortometraggio è la storia di William Avery, un vecchio marinaio alla deriva nel nord Atlantico a inizio ‘900. William è solo e amareggiato: le imbarcazioni a vapore hanno ormai da tempo soppiantato le gloriose barche a vela che comandava, e dove l’equipaggio era una famiglia. Quando la giovane Lara cade misteriosamente fuori bordo da una nave da crociera, William la salva. Tuttavia, mal reagisce ai tentativi della ragazza di scuoterlo dal suo pessimismo e dalla sua apatia. Fino a che…
“Age of Sail” è una storia di vela ma anche la storia di un riscatto umano, da una depressione esistenziale ad un nuovo significato nella vita dell’anziano marinaio. Essere persi alla deriva è una metafora che può applicarsi a chiunque di noi, e non sempre qualcuno arriva inaspettatamente a bordo a salvarci l’anima e il corpo.
Ben prima che il termine Diversity fosse persino coniato, ci pensò Disney con le sue tenere, buffe storie delle Silly Simphony a insegnare ai bambini a rispettare chi si presenta diverso per qualsiasi motivo.
Erano gli anni ’70 quando la rivista Linus, allora già in formato pocket, cominciò a pubblicare a puntate un fumetto che mi colpì enormemente. Erano dispense staccabili, in bianco e nero, e narravano la storia della Shoah dalla prospettiva di un sopravvissuto. Anzi, per essere precisi, la storia la narrava il figlio del sopravvissuto, un fumettista e giornalista statunitense che cercava di mettere insieme i pezzi della sua vicenda familiare e del pesante passato dei suoi genitori.