Nella foto, gli schiavi morti in battaglia dopo lo scontro con l’esercito romano. Il regista Stanley Kubrik, noto per la sua pignoleria, aveva fatto disporre le comparse con un ordine preciso, e ognuno aveva un suo numero e un foglietto con le istruzioni per… fare il cadavere.
Spartacus (1960) è noto per essere un cosiddetto “kolossal”, una di quelle produzioni hollywodiane ricche di grandi scene di massa, con plot basati perlopiù su narrazioni epiche o biblico-storiche. Dello stesso filone è Ben Hur, perché il mondo dell’antica Roma (termine quanto mai elastico, che assomma mille anni di storia e Roma repubblicana e imperiale nello stesso calderone) era Continua a leggere “Spartacus, storia di un kolossal”